Spedizione congiunta sulla Rienza, in data 2 Ottobre, con Canoa Club Trento e Sarca Marines Team in ottima armonia. L'acqua non è molta, il giusto, ma il tratto, seppur breve, è comunque bello...al solito. Grazie ad Arnaldo, Fabrizio, Secco e The King per le riprese. Ecco il video, un'altra produzione Adventourz.
Ritrovo con JC e La Nico all'autogrill Adige Est alle 9.30, poi diretti fino a Bressanone, dove ci uniamo a Norbert, Alan e Leo. Da qui, direzione Isarco.
Dopo lo sbarco, panino, birretta, e poi direzione Rio Pusteria per l'imbarco sulla Rienza.
Ecco cosa significa essere i padroni di uno spot. Il SARCA MARINES TEAM fa ciò che vuole, si armonizza col fiume, diventa parte di esso, lo domina o viene dominato da esso...
Il primo tratto non presenta nulla di impegnativo, a parte qualche briglia.
I problemi nascono dall'Orrido delle gallerie: tratto troppo impegnativo vista la massa d'acqua, costringe il gruppo a by-passare il possibile imbarco di qualche centinaio di metri; è comunque dopo un guado che ci si può infilare in acqua nuovamente. Nel mezzo del nulla, tra un profondo canyon (a soli 5 minuti dalla città...), l'unico rumore che si sente è l'acqua, che modella il percorso a suo piacimento.
Si arriva fino al laghetto... III° grado WW con qualche possibile passaggio di IV° grado, tutto sommato, NON MALE.
Purtroppo non ci sono foto che documentano la discesa...
Il Sarca Marines Team fa la storia con la PRIMA DISCESA del Leno di Terragnolo (IV-IV+ WW).
C'è il Team quasi al completo (Diego, Marco B., Andrea "Ansia" Tomasi, Treppo, Pede).
Imbarco a Frazione Fontanelle, in Val Terragnolo, subito sotto l'abitato: si parte subito alla grande con passaggi di IV grado; con Diego (guru spirituale e occhio di falco che individua eventuali tronchi e impraticabili a centinaia di metri di distanza) e Marco (re del boof) ad aprire, e con Andrea Ansia (potenza allo stato puro) a chiudere il gruppo, la discesa ha dell'incredibile. L'acqua è azzurra, frizzante al punto giusto, e lo scenario incredibile: rapide con salti e passaggi obbligati lasciano spazio e laghetti, il tutto incorniciato da una foresta verde smeraldo resa ancor più lucente dal sole che proprio su questa valle oggi fa splendere i suoi raggi.
Dopo il primo tratto si passa in un punto relativamente tranquillo (con varie briglie navigabili) sotto Frazione Ca' Bianca, dopodichè il torrente si immerge nuovamente tra gli alberi, e con un apporto di acqua proveniente da qualche piccolo affluente, la navigazione si fa sempre più spumeggiante. Gli ultimi 500 metri prima del briglione che segna il punto di sbarco, scatenano l'adrenalina dei migliori del gruppo (Diego, Marco Bolo, Ansia), che completano la discesa con una scarica di salti e buchi al fulmicotone.
Uno dei pochi tratti mai percorsi in kayak è quello del Fersina che parte da sotto Pergine e arriva fino alla cascata dell'Orrido.
Mai navigato = mai pulito, e la quantità di materiale da rimuovere è tanta, ma ne vale la pena, in quanto il torrente attraversa un tratto di canyon selvaggio, a soli 5 minuti dalla città di Trento!
Ecco alcune foto del torrente (Andrea Ansia)...a breve la PRIMA DISCESA.